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		« E mò? » esclama Gianni, corrucciando il sopracciglio
		destro, « che gli piglia? » « Ma dai! » lo rimprovera Andrea, al suo fianco, « non
		lo vedi lo stop? »
 « Che c'entra lo stop? Parlavo del motore: s'è spento! »
 « Sì, non è magnifico? » lo interrompe Andrea,
		orgoglioso, « guardi a sinistra, guardi a destra, giri
		la chiavetta, riguardi a sinistra e ... parti! »
 Gianni lo guarda con occhio stupito: « mi ... mi stai
		prendendo in giro, vero?»
 « Perché? » fa Andrea a sua volta stupito, guardando
		l'amico, « cosa c'è? Non dirmi che non conoscevi la
		Guido95? È uscita più di un anno dopo l'annuncio perchè
		volevano renderla l'auto del secolo e ... guarda qua! »,
		indicando intorno a sé, « io ce l'ho già! Dillo, dillo
		che sei invidioso. »
 « Quello che ti invidio è questa tua faccia felice: ti
		hanno rifilato chissà quale fondo di magazzino e tu ne
		sei felice. Non c'è più religione. » Conclude Gianni
		scuotendo il capo.
 « Ma non erano le mezze stagioni quelle che ... ? »
		sfotte Andrea. « Tu parli così perché sei prevenuto,
		ecco perché! Uno ha un'idea geniale che lo rende ricco e
		famoso e subito saltano fuori i saputoni come te che
		denigrano, denigrano senza proporre nulla di
		costruttivo. »
 Gianni accosta l'auto al ciglio della strada, frena ed
		avvicina la mano alla chiavetta, ma poi la ritira,
		perché intanto il motore si è spento da solo.  Si
		aggiusta sulla comoda poltroncina e si gira a scrutare
		l'amico, come volesse guardarci dentro: « Non sapevo
		bevessi, almeno non così tanto. » dice a conclusione del
		suo sommario esame.
 « Puah! » lo sbeffeggia, « per tua norma e regola, devi
		sapere che questo gioiello ha ben 16 milioni di dadi e
		nemmeno una rondella! E il concessionario in persona, il
		Sig. Cancelli, mi ha assicurato che la vita media del
		motorino d'avviamento è di 37,2 anni, e lo hanno
		verificato! » esclama con tono conclusivo.
 « Ah, beh, almeno ci potrai tirar fuori 8 milioni di
		litri di brodo. » aggiunge sconsolato Gianni girando la
		chiavetta dell'avviamento.
 « Prot, prot, put, put, piuuu. » Borbotta il motore,
		come infastidito dai discorsi dei due.
 « Cosa hai combinato? » accusa Andrea, « aspetta, lascia
		fare a me, che la conosco ».
 La mano amorevole del padrone accarezza in modo sensuale
		il pregiato portachiavi in finta vacchetta con impresso
		un muflone stilizzato, simbolo della casa costruttrice
		dell'auto più venduta del secolo, e le sue dita
		afferrano saldamente la chiavetta, imprimendole, con un
		deciso movimento del polso, perfettamente in asse, una
		rotazione di 60 gradi.
 « Bruumm, brummm! », romba soddisfatto il motore.
 « Se tu imparassi ad usarli, questi gioielli della
		tecnica moderna, ti ripagherebbero con una fedeltà
		assoluta » sentenzia Andrea.
 « Questa poi, » replica Gianni, « a me dici questo? Ma
		se io la mia macchina me la sono costruita praticamente
		da solo! ».
 « E già, e cosa ti vedo fare ogni volta che ci
		incontriamo? sei sempre dietro a pulire, smontare,
		aggiustare! È evidente che non può funzionare a lungo in
		quelle condizioni ».
 « All'opposto, la corretta manutenzione prolunga la vita
		della macchina, sai? È questo tuo carretto bacato che è
		programmato per disintegrarsi il giorno dopo la scadenza
		della garanzia! »
 « Sarà anche vero » aggiunge Andrea, sprezzante, « ma,
		che mi frega? Tanto l'anno prossimo esce il nuovo
		modello, la Guido-enne-ti, che avrà persino gli assali
		lunghi, pensa! »
 « Beata ingenuità! » soggiunge Gianni, riavviando il
		motore che si era spento per un leggero tocco dei freni
		all'imbocco di una curva, « per te sono importanti solo
		le lucette del cruscotto; guarda qua: che roba sono quei
		numeri verdi? »
 « Quelli verdi indicano la temperatura
		dell'accendisigari, mentre quelli gialli danno
		l'inclinazione dello schienale in gradi sessuagesimali;
		roba di qualità, sai, non casereccia come la tua ».
 « Cosa indicano i gialli? I gradi dell'orgasmo? E
		comunque, caro mio, la Qualità non è dentro le cose, ma
		ne è l'origine. Le cose non hanno più o meno qualità, ma
		nascono da una maggiore o minore qualità. Questa tua
		caffettiera, invece, non è nata dalla Qualità, ma dal
		Tornaconto e dalla Furbizia, e non è stata costruita per
		funzionare, cioè per fornirti il suo lavoro, ma per
		renderti dipendente, schiavo dei suoi servizi fasulli,
		delle sue incompatibilità, delle sue particolarità.
		Tutto è organizzato perché tu non possa più fare a meno
		di lei, abituandoti a modalità contorte, facendoti
		ritenere normale l'assurdo, ti rendono impedito come se
		ti costringessero a vivere su una sedia a rotelle, pur
		essendo tu perfettemente in grado si camminare, solo
		perché è più comoda, ed è comoda, ti mutilano nella tua
		libertà, nella tua intelligenza. »
 La macchina intanto si è fermata in mezzo alla strada.
 Andrea apre con cura la portiera, scende e gira intorno
		alla macchina e, passandole davanti, sfiora con la mano
		aperta il cofano caldo.
 « Scendi. » intima all'amico.
 Gianni scende e guarda Andrea salire al posto di guida,
		accendere il motore e partire.
 « Ma và aff'anculo! » grida Andrea allontanandosi.
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